COMPOSITI IL DIAMOND CROWN X Daniele, ciao caro Daniele, come stai?, non hai risposto alla mia domanda principale, puoi dire a me e a tutti gli altri se il diamond crown usato in odontoiatria è risultato innocuo dai test che stai effettuando con il tuo Syncrometer, sinceramente penso sia cosa buona dire ciò che fa male, ma molto più utile, sia indicare la via meno dolorosa e cioè cosa chiedere al dentista di farsi mettere in bocca come materiale sostitutivo, e segnalare possibilmente i nomi commerciali di questi compositi in modo da evitarli in maniera categorica nella strategia di guarigione, spero di essermi spiegato in modo chiaro e coinciso, attendo tue grazie. Lello Sto indagando su tutti i compositi Lo studio che sto conducendo è su tutti i compositi presenti sul mercato. Il Syncrometer rivela alcune sostanze tossiche e cancerogene presenti all'interno del composito e anche presenti nel corpo di un individuo che li abbia in bocca come otturazioni. Il fatto che c'è sempre coincidenza della presenza di queste sostanze sia nel composito che nell'individuo è una conferma che "TUTTO ESCE", come dice la Dott.ssa Clark (anche se non è possibile conoscere in quale quantità). Le sostanze incriminate sono: Uretano Acido acrilico Acido malonico metalli (mettono i metalli dentro al composito per vederli nelle RX) Terre rare (Lantanio ecc... che sono materiali traccia residui presenti nei metalli e altrove) Tinture (azo) Ma il problema è che non ho ancora risposte in quanto il syncrometer è molto difficile da usare e quindi richiederà tempo. Quello che ho scritto nella mail precedente sono le affermazioni della Clark. From: Cristiana Damato Sent: Monday, March 01, 2004 Subject: Re: [amalgamaemercurio] ULTERIORI PROBLEMI SUL FRONTE COMPOSITI Nel composito che usa il mio dentista c'è un componente che si chiama uretantetrametacrilato, c'entra qualcosa con l'uretano di cui parlavi? Quanto tempo ci vorrà per sapere quali sono i compositi sicuri? Un saluto Cristiana Cristiana, Direi che a vederlo così sembra legato con il metacrilato (colla Attak!) ed evidentemente "ESCE" da questo legame una volta che è in bocca. Puoi darci l'elenco completo dei materiali presenti dentro il composito? Per quanto riguarda i tempi voglio chiarire che questo esperimento che stiamo facendo è appunto un'ESPERIMENTO. E' bene quindi cercare altri studi e basarsi intanto su quello che si conosce: 1) Una amalgama in bocca da meno di 7-10 anni dovrebbe essere rimossa con urgenza perchè è ancora nella fase di elevato rilascio di mercurio. ( il composito dovrebbe rappresentare un danno comunque inferiore) 2) Una amalgama in bocca da più di 10-15 anni potrebbe essere lasciata lì fintanto che non si abbia una alternativa sicura (decisione comunque personale). 3) Trovare un medico o naturopata (onesto) che TESTI : - la vostra capacità di sopportare una rimozione (se siete malati gravemente). Il danno da amalgama non lo vedono mai perchè le apparecchiature EAV e VEGA hanno dei limiti di diagnosi in tal senso. - eventualmente la rimozione sequenziale delle amalgame - la compatibilità di un certo composito (quello che userebbe il vostro dentista per esempio) con voi. (allora si potrebbe dire che usare un composito al posto dell'amalgama rappresenti un rischio comunque minore) Io personalmente sono abbastanza fiducioso del composito DIAMOND (ma non troppo) con cui è anche possibile fare ponti e corone metal-free. Trovate delle informazioni qui: www.biodent.com.au 4) La clark dice che TUTTI i compositi rilasciano tossine e che quindi bisogna togliersi i denti ..................... :-) (affermazione che personalmente non condivido molto ma rispetto molto). Eventualmente se l'amalgama o la carie è piccola si può togliere e medicare con olio di origano e lasciare aperta la sede. 5) Per chi volesse provarci ecco un'idea: La clark dice che si può usare il METALMETACRILATO (chiaro, non rosa) o il POLURIETANO che sono materiale normalmente usati per i provvisori e/o per le dentiere parziali. ATTENZIONE PERO' A INDURIRLI SENZA SOSTANZE TOSSICHE (nel libro della clark di cecome). Quindi chiedete al vostro dentista se è disposto a prendervi le impronte dei denti a cui avete rimosso le amalgame e a costruirvi degli intarsi (induriti senza sostanze tossiche in forno) nel modo suddetto e cementarveli con un cemento semplice di ossido di zinco senza formaldeide (harward). Si potrebbe almeno provare con un dente. P.S. Foorse qualche dentista che scrive in questa list saerbbe disposto ....... Saluti Daniele ---------------------------------------------------------- ----------------------- Diciamo che ognuno è libero di scrivere le sciocchezze che vuole, tipo quella sotto: La clark dice che TUTTI i compositi rilasciano tossine e che quindi bisogna togliersi i denti .....................  Stronzate. E non posso rispettare un parere del genere. Non ho aggettivi che non siano osceni nel mio vocabolario per definirlo. Eventualmente se l'amalgama o la carie è piccola si può togliere e medicare con olio di origano e lasciare aperta la sede.  NOOOOOOO!!!!!!! E' il modo migliore per perdere il dente; così si infetta di sicuro. 5) Per chi volesse provarci ecco un'idea: La clark dice che si può usare il METALMETACRILATO (chiaro, non rosa) o il POLURIETANO che sono materiale normalmente usati per i provvisori e/o per le dentiere parziali. ATTENZIONE PERO' A INDURIRLI SENZA SOSTANZE TOSSICHE (nel libro della clark dice come).  Ma chi è questa ignorante? (Nel senso etimologico della parola: NON CONOSCENTE). Con questi materiali non si possono fare otturazioni e intarsi: sono porosi, e lasciano passare i batteri in fila per otto da ogni poro Quindi chiedete al vostro dentista se è disposto a prendervi le impronte dei denti a cui avete rimosso le amalgame e a costruirvi degli intarsi (induriti senza sostanze tossiche in forno) nel modo suddetto e cementarveli con un cemento semplice di ossido di zinco senza formaldeide (harward). Si potrebbe almeno provare con un dente.  P.S. Foorse qualche dentista che scrive in questa list sarebbe disposto ....... Manco morto. Ho una dignità a cui tengo, e prestazioni contro l'interesse del paziente non ne faccio. Non ho bisogno di "accalappiare" un paziente, e fargli qualsiasi prestazione lui voglia fare. Il tempo che resta della mia vita, personale e professionale è limitato, e non ho tempo per fare delle stronzate; mi resta il tempo solo per le cose importanti, e questa è una stronzata. Forse qualche collega più disonesto o più affamato di me... L'alternativa all'amalgama è oggi il composito; la migliore alternativa possibile oggi. Certo, era meglio il dente sano! Al posto del composito si possono usare intarsi in ceramica (ma sono sempre cementati con un velo di composito), ammesso che si sia disposti a sostenerne il costo decisamente maggiore. Ad oggi la disquisizione fra "quale" composito, mi sembra disquisizione accademica e non sostanziale. Veleni nella nostra società ce ne sono tantissimi, e quelli dei compositi (supposti per ora) sono i meno importanti, allo stato delle nostre conoscenze. Volete parlare delle sostanze presenti in tracce nei compositi? Va bene, ma se siamo tutti onesti, parliamo PRIMA di: Fumo di sigaretta, attivo o passivo. Tutti non fumatori, vero? Perchè i fumatori, qui, non dovrebbero aver diritto di parola in questa discussione. Additivi alimentari, coloranti... Tutti a leggere attentamente le etichette, vero? e ad escludere confezioni con additivi, conservanti... Dieta corretta tutti, vero? ovvero carne non più di 2-3 volte la settimana, abbondanza di verdure crude e cotte, leguni che accompagnano i cereali, ovviamente biologici, pasta pane e riso integrali biologici... Abolito il latte e fortemente limitati i latticini? (limitati vuol dire formaggio 2-3 volte al mese). Limitati gli alcolici? Telefononi: usate tutti l'auricolare, vero? Poi, forse, potremo passare a parlare dei compositi. Ma... non sarebbe meglio continuare a parlare dell'amalgama e del mercurio, e cercare di vincere questa battaglia importante che è lontana dall'essere vinta? Ultimo appunto: se il paziente è daccordo a rimuovere i metalli tossici dalla bocca, le amalgame le tolgo TUTTE. Ma TUTTE. Inutili quindi i test per vedere quale rilascia più mercurio, visto che le tolgo tutte, nel più breve tempo possibile (valutando le condizioni di salute o meno del paziente). Nel più breve tempo possibile (senza esagerare e farsi venire la fobia, comunque) perchè tutte le otturazioni rilasciano quotidianamente vapori di mercurio nel loro uso normale, e reputo stupido tenersele in bocca e toglierle una al mese o una ogni due mesi. Questo in estrema sintesi il mio pensiero, già più volte espresso in passato. Repetita juvant? Sergio Formentelli Medico chirurgo odontoiatra Mondovì (CN) Milano  Siamo contenti che ci sia qualcuno che abbia tutte queste certezze ma il problema della presenza di tracce di cancerogeni formidabili come quelli che ho menzionato nel corpo di pazienti con compositi C'E' E SI PUO' VEDERE CON STRUMENTI NON "MAGICI" MA DI BIORISONANZA. Approposito io non fumo, quardo le etichette, osservo una dieta abbastanza sana e priva di latticini 5gg su 7. Dopo qualche anno di forzata convivenza il cellulare l'ho buttato nel patume 4 mesi fa........... :-) Saluti Daniele  Dott. Simonetta, la mia preoccupazione riguardo ai compositi nasce dal fatto che NON CI SONO MOLTI STUDI NEANCHE SULLA SUA INNOQUITA'!! Come è stato per le amalgame, il composito non viene considerato un MEDICINALE e quindi non è soggetto a studi decennali in doppio cieco come meriterebbe invece qualsiasi cosa deve alloggiare all'interno del nostro corpo. Alcuni studi sulla citotossicità sono qui: http://www.biodent.com.au/compotox.html Sarei molto interessato a valutare le problematiche di realizzazione degli intarsi in metilmetacrilato.  Sig. ogni materiale può essere stabile come non stabile, bisogna conoscerlo, bisogna capire il soggetto che ne ha bisogna, bisogna capire e adottare un sistema per lavoralo in modo corretto, il problema è la relazione dell'individuo nella sua vita cuotidiana cosa fa, cosa mangia, quali farmaci assume,bisogna valutare diverse cose ma la cosa principale è essere sicuri che il materiale sia testato nel modo giusto, no come tante ricerche fatte secondo dei metodi fasulli con su il marchi CEE, purtroppo la ricerca per questione di interessi è dubbia in tutti i sensi. Comunque le alternative esistono. Visitate i siti: http://www.italiasalute.it/Servizi/dental.asp www.ttsvgel.it una nuova lega per levostre protesi e i vostri oggetti  Innanzi tutto grazie per avermi indicato il sito che andrò sicuramente a visitare. Quello che io volevo dire è che attualmente il composito , in certe circostanze, è il meno peggio. Anche la dott.sa Clark nel suo libro "la cura di tutte le malattie" , indica l'utilizzo dei materiali compositi proprio perché alle volte non ci sono alternative. Estrarre i denti non è una soluzione perché porta a delle problematiche non solo fisiche ma anche psichiche (ricordiamoci sempre che siamo corpo, mente e spirito) che possono essere peggiori del danno da compositi. Il metilmetacrilato è un composto abbastanza volatile che entra nella composizione di alcuni materiali odontoiatrici, non è consigliabile per gli intarsi per la scarsa resistenza e per la difficoltà nel mantenere nel tempo valide chiusure marginali , la perdita delle chiusure marginali porta , ovviamente, alla formazione di carie secondarie. Saluti anche a te Simonetta  Rosario, io non ho capito. Cosa ne pensi esattamente dei compositi? Quali test hai fatto per assicurare che dai manufatti con il tuo trattamento non esca poi Piombo o Alluminio dallo strato vetroso? P.S. Daunderer dice che dalla ceramica normalmente esce molto alluminio a meno che non "sia stato doppiamente legato ..... ". Stiamo su un concetto di persona che NON assume farmaci o sostanze che arrivate nella saliva interagiscano con i materiali delle protesi e otturazioni. Saluti Daniele   non sono certezze; di certo c'è solo la nascita e la morte al mondo. Null'altro. Forse, solo qualche conoscenza in più, dovuta al mio lavoro, null'altro. La cosa migliore che esiste da tenere in bocca è il dente, sano, come Dio ci ha dato alla nascita in dotazione. Ogni altra cosa è un rattoppo, che cerca di avvicinarsi alla perfezione, senza mai arrivarci. Si tratta di scegliere COSA E' MENO PEGGIO. Molto pareri sono pareri di tipo Komeinista, l'opposto della visione olistica che dovremmo avere. Sono in questo senso si possono interpretare pareri come quelli che mi hai citato: "meglio togliere tutti i denti". Il parere di chi vuole vedere SOLO la parte delle sostanze tossiche in bocca, dimenticando che viviamo in un mondo inquinato, e che tutti noi, TUTTI, per il fatto che viviamo, abbiamo nel nostro corpo del DDT. Ogni materiale in uso ha problemi e inconvenienti, tutti i materiali. Ogni materiale ha delle caratteristiche peculiari. Non possiamo fare una otturazione con la mollica di pane, anche se fatto con la farina integrale da coltivazione biologica. Prendiamo la storia dell'amalgama, ad esempio: si è affermata sopratutto perchè non esistevano matriali alternativi. O si, esistevano gli intarsi in oro, le otturazioni in oro, ma erano pochi che potevano permettersi i costi. Anche oggi siamo di fronte ad una scelta simile. Le orificazioni ad esempio, o gli intarsi in oro: ma sono la scelta migliore? L'oro è innocuo in bocca? non degrada? non corrode? non viene assorbito? Non si ritrova nei tessuti al pari del mercurio? In persone che hanno oro in bocca può essere rilevato una concentrazione anomala di oro nei tessuti (è stato ben dimostrato al congresso AIOB); il problema è che non abbiamo la minima idea di cosa faccia quell'oro nei tessuti. La stessa cosa può dirsi per il titanio degli impianti. Cosa fare allora? Non effettuare cure odontoiatriche? O effettuarle con materiali inadeguati? Cosa è meno peggio? L'edentulia non è una soluzione. L'estrazione di un dente può essere vista come una soluzione ad un problema; ma questa soluzione genera un altro problema, spesso più grosso. La protesi mobile in resina (altra cosa proposta da "personaggi" che non hanno una visione olistica dei problemi) non è la soluzione migliore; a volte può essere l'unica soluzione, ma non è certo la soluzione migliore. La domanda "cosa è meno peggio" non ha una risposta certa, o meglio, la risposta può variare nel tempo mano a mano che gli studi progrediscono. Studi sulla biobompatibilità e biotossicità dei compositi ne esistono invece. Fra l'altro, sono allo stadio sperimentale degli impianti fatti proprio in... composito. La realtà è che oggi è il materiale che risponde meglio di altri alle richieste. Materiale che sicuramente avrà ancora delle modifiche e miglioramenti, e che forse un giorno verrà anche abbandonato. Ma non oggi. Il suggerimento è allora quello di tentare di vedere le cose nel loro complesso, nell'insieme, ponderando il peso relativo delle varie componenti dell'insieme. E, sopratutto, rivolgersi alle persone competenti, che hanno il bagaglio tecnico per poter indirizzare e consigliare. E, forse, questa scelta è la cosa più difficile. Sergio Formentelli Medico Chirurgo odontoiatra Mondovì (CN) Milano  Vi va tutto benissimo. Apprezzo sempre e comunque i tuoi ormai proverbiali irruenti interventi. In effetti bisogna fare delle scelte ed è buono farle in favore di qualcosa di cui si è convinti. Comunque la linea è sottile e molti studiosi "competenti" ed "esperti" continuano a sostenere metodologie su cui gravano sospetti ben più grandi di quelli del composito su cui stiamo discutendo, ma non fanno una piega. (E' evidente che questo non è il tuo caso). RIPETO le ragioni della mia discussione: 1) Sui compositi non sono stati fatti studi sulla sua INNOQUITA' (stessa storia dell'amalgama) 2) Da più parti giunge voce di una loro CITOSSICITA' e rilascio di quantità (NON QUANTIFICATE) di potenti cancerogeni. Esiste una alternativa? Se no, OK. Alternativamente possiamo fare degli intarsi in metilmetacrlilato o poliuretano? E' davvero così morbido e poroso? Nessuna idea? .... ancora ... qualcuno ha opinioni sul trattamento delle leghe VVSGEL? Saluti Daniele  Intarsi in metilmetacrilato o poliuretano... No. Non è una soluzione valida. Tecnicamente è possibile farli, ci vuole poco, è discretamente semplice... come provvisori, in attesa del restauro definitivo. Possono durare, se ben eseguiti, e accuratamente cementati 4-6 mesi; nei casi più fortunati 1 anno. Trascorso tale termine l'intarsio va rifatto, perchè degradato irrimediabilmente. Rifare l'intarsio (spese e tempo a parte) significa perdere ancora tessuto dentale sano, sottoporre lo stesso dente ad un ultriore trauma che ne può compromettere la vitalità. Restano poi tutti i problemi relativi alla eccessiva morbidezza di questi materiali, estremamente usurabili nei normali cicli masticatori. Sintesi: NO. Il composito oggi non ha alternative, se non la ceramica (qui può essere aperta una discussione su cosa sia meglio, tenendo presente le caratteristiche chimico-fisiche dei due materiali, e la differenza non trascurabile del costo), tenendo conto che la ceramica deve poi essere cementata con... composito. Studi sulla citotossicità dei compositi ci sono, e non pochi, sia in vitro che in vivo. Dai dati in mio possesso non risultano differenze significative fra i vari composito, Diamond Crown compreso, che peraltro ha delle ottime caratteristiche fisiche, ma che in vivo valutando la citotossicità si comporta esattamente come tutti gli altri compositi. Rilascio di sostanze... probabilissimo. Occorre sicuramente quantificarle, e procedere nella ricerca. Ma non dimentichiamo che l'aspetto QUANTITATIVO è un fattore importantissimo (non l'unico). Tantissime sostanze, quasi tutte, ad una certa dose hanno un effetto, e a dose diverse hanno un altro effetto. Tantissime sostanze ad una dose bassa hanno un effetto trascurabile. Comunque, ad oggi, non ci sono alternative. Anche se a volte esperti nel campo o sedicenti tali affermano il contrario. Sto pensando a come se la riderebbe il mondo accademico pro-amalgama se.............. Scusami poi per il tono, Daniele, ho la pessima abitudine di dire (e digitare) esattamente quello che penso, e questo spesso mi provoca nemici. Sulle lege VVSGEL nessun parere, in quanto non conosco. In linea di massima, per quanto riguarda le mie conoscenze, continuo a preferire le leghe auree ad alto titolo (nonostante tutto), oppure le leghe al titanio (che però hanno ancora dei problemi), o i restauri privi di metallo quando possibile. Altri stanno usando leghe allo zirconio, sembra con ottimi risultati. Sergio Formentelli  .... Sergio, ma le dentiere non sono in Metilmetacrilato?  Si. Vengono cotte (polimerizzate è la parola esatta) sotto pressione, e perdono praticamente tutte le componenti nocive presenti. Ma, attenzione: esistono dei fenomeni di allergia non rari; l'allergia non è dovuta necessariamente a sostanze tossiche. Usura: ------ si usurano. L'effetto dannoso è limitato, in quanto uniforme su tutta l'arcata: il piano (non è un piano a dire il vero, ma l'approssimazione è sufficiente) masticatorio è conservato. Ma l'usura provoca un altro problema, la diminuzione dell'altezza della bocca (dimensione verticale in termine tecnico). Questa altezza è anche diminuita (in modo maggiore che l'usura dei denti) dal consumo dell'osso su cui appoggia (stimato in 3/4 di mm all'anno). La diminuzione di quest'altezza è un fatto gravissimo, come il consumo dell'osso. Porosità: -----il fenomeno è limitato dai procedimenti di cottura, ma sempre presenti. Spesso queste porosità diventano sede prediletta di colonie di candida albicans. Precisione: le variazioni dimensionali durante i processi di cottura sono eccessive, non adatte all'uso in protesi fissa, mentre sono trascurabili nel loro impiego nel campo delle dentiere. Costo: ----anche se una dentiera viene rifatta dopo 5-10 anni, il costo economico non è eccessivo, il tempo di lavoro non è eccessivo. Se devo rifare degli intarsi in metilmetacrilato ogni 1-3 anni (tempo più che dimezzato per via dei problemi descritti), il costo economico è decisamente troppo elevato, senza senso, senza contare il danno biologico causato dal restauro. Spero di essere stato sufficientemente chiaro nell'esposizione. Ciao a presto Sergio  Mi sembra che il vvsgel non sia tanto una lega quanto un sostanza da apporre sulla lega usata per evitare fenomeni corrosivi, ma neanche io ho esperienza in materia. S:A:  Siamo messi bene. I soldati della prima guerra del golfo e Balcani si ammalano e muoiono non per la radiattività MA PER L'INALAZIONE E INGESTIONE DI METALLI! (una ricercatrice di Modena trova Bario Cromo e Piombo dentro i linfomi dei malati). E la Sardegna ...... (chissa se Pietro lo sa?) Leggete qui sotto e siate ottimisti! Daniele  _______________________________________________________________ Oggi questo stabile ospita una fabbrica che non è ancora stata bonificata del tutto, come si vede sono rimasti alcuni frammenti di proiettile. Basta avvicinarsi al frammento e il contatore geiger fa un balzo ma il direttore della fabbrica non fa una piega. E' bene informato: l'importante è non raccogliere i proiettili e tenerli vicino al corpo a lungo perché il pericolo non è quello delle radiazioni ma quello delle polveri che si sprigionano durante l'esplosione e che possono essere inalate o ingerite. A Sarajevo c'è anche la professoressa Gatti dell'Università di Modena. Vuole capire se c'è un filo che lega la sorte dei militari malati ai civili rimasti sul posto. Non ci sono dati scientifici perché non ci sono registri dei tumori in Bosnia ma l' ematologa spiega che c'è stato un aumento dei linfoma non Hodgink dopo la guerra mentre durante la guerra ha notato un aumento del linfoma di Hodgink e della leucemia negli adulti. Policlinico di Modena. La professoressa Gatti coordina un progetto europeo sulle nanopatologie. E' grazie a questo microscopio a scansione ambientale che riconosce particelle diecimila volte più piccole della punta di uno spillo. Nel laboratorio ritroviamo i vetrini con le biopsie dei civili malati di Sarajevo e quelle di alcuni militari italiani reduci dalle missioni nei Balcani. La ricercatrice li ha messi a confronto. ANTONIETTA M. GATTI - Università di Modena e Reggio Emilia Per esempio questa particella l'abbiamo trovata dentro un linfonodo ammalato di un civile di Sarajevo e così ne abbiamo altri. L'ipotesi è che esattamente in posti che hanno subito bombardamenti c'è un inquinamento anomalo. Si sono create delle polveri che vengono sia respirate sia mangiate, perché si depositano, ad esempio, sull'erba che gli animali mangiano. Quindi è possibile che persone possano respirare delle polveri con delle chimiche veramente insolite. Qui abbiamo un esempio di un composto di piombo, bario, cromo. Non ho mai visto un composto di questo tipo. AUTRICE In questo documento i ricercatori statunitensi della base di Eglin in Florida, spiegano nel dettaglio cosa hanno trovato facendo esplodere armi ad uranio impoverito. Più che sulla radioattività, si sono soffermati sulle numerose micro-particelle sferiche anche metalliche sprigionatesi in seguito alla fusione. Poteva essere un indizio su cui lavorare fin da subito. Questo documento ha 27 anni. IN STUDIO MILENA GABANELLI Quindi da 27 anni si sa che l'uranio impoverito può creare problemi non tanto legati alla radioattività, ma alle particelle metalliche. Questo vuol dire che il documento è stato preso sottogamba. Chi difende questo tipo di armi oggi sostiene che non ci sono sufficienti prove scientifiche per dimostrare che siano la causa di alcune malattie, e hanno ragione. Le analisi sulla radioattività fatte su centinaia di paracadutisti da Franco Nobile, presidente della lega Tumori di Siena, mostrano assenza di uranio impoverito. Ma se il problema sono le particelle metalliche provocate dalle esplosioni allora vuol dire che non si sta cercando nella direzione giusta. E invece per quel che riguarda l'Afganistan e l'Iraq, il nostro governo è a conoscenza dei siti bombardati con uranio impoverito, in modo da proteggere i soldati italiani che vanno lì? Non lo sappiamo, perché non esistono comunicazioni ufficiali. Ma se è per questo sappiamo poco anche delle questioni di casa nostra. AUTRICE La Sardegna, più che dei turisti, è dei militari. Da sola ospita il 60% delle aree destinate al demanio militare italiano. MARIELLA CAO - Comitato Gettiamo le Basi La Sardegna è la regione più militarizzata d'Italia mentre queste sono le zone di mare militarizzato. E' una cartina dove a stento si riconosce la Sardegna, al mare militarizzato corrisponde il cielo militarizzato. ALLEVATORE DI OVINI Lei non capisce il sardo? AUTRICE E no! Non lo comprendo! ALLEVATORE DI OVINI Il discorso è questo: il bestiame non è come prima. Prima sparavano solo con i cannoni ma adesso sparano con missili, che vengono sganciati dagli aerei. D - Li ha visti lei? ALLEVATORE DI OVINI Eh! AUTRICE Non siamo nella base militare del Nevada ma in Sardegna, nel poligono interforze che si trova a Perdarsefogu, paese dell'entroterra in provincia di Nuoro. Le esercitazioni vengono effettuate su un'area molto vasta denominata Salto di Quirra. Quando non ci sono le esercitazioni militari vengono aperti gli sbarramenti all'interno del Poligono e i pastori possono condividere con il demanio militare questo pascolo immenso e incontaminato. Che secondo questo pastore tanto incontaminato non è visto che si porta da casa l'acqua minerale in bottiglia, anche se potrebbe riempirla con l'acqua delle sorgenti. D - Quindi lei non si fida di bere quest'acqua? ALLEVATORE DI OVINI Non, non mi fido perché intanto non c'è più nessuno come pastore: o sono andati via o sono morti. Bisogna chiedere ai medici di cosa muoiono. AUTRICE Un medico è Antonio Pili, l'ex sindaco di Villaputzu che ha denunciato l'alto numero di tumori nel suo comune. Non si sa per quale ragione, ma non è stato più rieletto.