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 L' INCREDIBILE
 Dall'Agenda di Mère

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
miraluce Inserito il - 05 settembre 2012 : 12:13:02
Agenda di Mère e Carnets di Satprem


E poi il Signore... Dico `il Signore´, uso quest´espressione perché per me è il modo migliore di esprimermi, quello che mi viene più facile; ma mai, MAI, penso a un essere.
Per me vuol dire un contatto con l´Eternità, l´Infinito, l´Immensità, la Totalità di ogni cosa - tutto questo insieme. Totalità di ogni cosa vuol dire tutto quello che esiste, tutto quello che è esistito e tutto quello che esisterà - tutto, insomma. A definirlo con le parole se ne rovina il senso, ma è così: qualcosa di automatico, ma pieno di coscienza, di dolcezza e di... SOLLECITUDINE. Con tutte le qualità che ci possono essere in una perfetta Personalità

Agenda di Mère – libro terzo - 18 luglio 1962

15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
merevita Inserito il - 17 ottobre 2016 : 17:04:07
Satprem - Carnet d'une Apocalypse - Libeo 12 - 9 gennaio 1992

Con il corpo, non ci si può concentrare su un punto, sono milioni di cose simultanee, e di secondo in secondo – è molto difficile. È una totalità da cambiare in un solo colpo…
Ci vuole un secondo molto preciso (!) Lo stesso per la Terra.
Probabilmente ad ogni secondo, le galassie e i piccoli buon uomini camminano sullo stesso sentiero.
E questo piccolo buon uomo, questo punto, contiene già tutto il suo passato, tutto il suo presente, e tutto il suo avvenire – se no non sarebbe a quel punto, e tutto deraglierebbe!
Ebbene… non bisogna avere le vertigini.
È evidente che è un solo un Corpo che si muove, imperturbabile, verso il Suo scopo.
ravi Inserito il - 14 ottobre 2016 : 17:23:20
Brani tratti dai-carnets di una Apocalisse- di Satprem.
Letti da Anna Saia

https://www.youtube.com/watch?v=UatIcmFfEA8&feature=share
anisha Inserito il - 03 ottobre 2016 : 18:50:58
* senso della separatezza *

Questa Coscienza è diventata attiva (e lo sta diventando sempre più) da quando il corpo ha perso il senso dell’individualità separata, dell’ego. Sembra che questa sia la base necessaria perché si manifesti. E infatti è da allora che ha cominciato.
È davvero interessante.
Sembra come se la divisione o la separazione — il senso di separazione — stesse per sparire. Sembra proprio si tratti di questo. C’è ancora semplicemente una specie di vecchia abitudine nell’espressione che non sa più come dire le cose ed è costretta a dirle al vecchio modo: sente benissimo che così non le esprime affatto, però non sa come fare.
E con ogni genere di sottigliezze e di sfumature che prima non venivano colte affatto. Potrei fare degli esempi, di per sé insignificanti, però spontanei e continui, senza sforzi. Io so... Anche se non so che cosa sia questo ‘io’: è quello che parla, che raccoglie le esperienze; non è il corpo, ma quel che si serve di questo corpo o ci lavora. Sì, è la coscienza al lavoro in questo corpo; ma non come se lavorasse SU qualcos’altro da sé: infatti è identificata col corpo, ma contemporaneamente non è vincolata a quest’identificazione. Si sente completamente libera e indipendente, eppure è un’identica cosa col corpo... (mi chiedo che cosa potrai capire di quello che sto dicendo!...). Insomma, libera, indipendente MA AL TEMPO STESSO identica.

Agenda di Mère – libro decimo – 19 marzo 1969
garuda Inserito il - 17 agosto 2016 : 17:43:09
La coscienza delle cellule

Ecco cos’è che vuole la Nuova Coscienza (ci insiste tanto): basta con le divisioni! Essere capaci di capire l’estremo spirituale e l’estremo materiale, trovando.., trovando il punto di congiunzione, là dove.., diventa una forza reale. Questa Coscienza sta cercando d’insegnarlo al corpo anche coi mezzi più radicali.
.....
E ti accorgi che appena la coscienza delle cellule assume l’atteggiamento giusto, quello che aveva l’aspetto di un disordine non appare più tale: cambia proprio natura......
Ma non solo. Il ‘sia fatta la Tua Volontà’ (cioè la rinuncia a preoccuparsi


minimamente di come sarà questa Volontà, vale a dire l’accettarla
anticipatamente, qualunque essa sia) viene sostituito stranamente —
stranamente — da una cosa che non c’entra niente col pensiero e sempre
meno anche con la visione, qualcosa di superiore a tutt’e due, cioè da un tipo di percezione: un tipo di percezione nuovo per cui uno SA.

Agenda -Libro 11-3 GENNAIO 1970
ravi Inserito il - 04 agosto 2016 : 19:08:19
* un fiore che fiorisce ovunque *

La Cosa si può manifestare ovunque, non ha importanza: si manifesta qui, o lì, o laggiù, non ha nessuna importanza, dappertutto.
E dove sceglie di manifestarsi, lì si manifesta - ovviamente dove può manifestarsi al suo meglio.
L'unica condizione - la sola - è di non consentire che ci si mischi l'illusione o l'inganno: bisogna tenerli a bada senza pietà, sennò... Non ci dev'essere posto per le astuzie dell'ego, no, non ne vogliamo sapere.
Sono cose estremamente grette, meschine, stupide, inutili: fanno sprecare un mucchio di tempo e inquinano senza motivo l'atmosfera.

Agenda di Mère – libro Ottavo – 11 ottobre 1967

amrita Inserito il - 29 luglio 2016 : 18:11:43
il corpo si può trasformare

Per tutto l'antico yoga indiano il corpo è qualcosa d'intrasformabile,
e rappresenta quindi una necessità transitoria destinata a sparire; mentre per Sri Aurobindo il corpo è trasformabile: sicché, dal momento in cui si sente trasformabile, invece di pensare a se stesso come individualità separata pensa a sé come al Signore.
Ti garantisco, sai, è una cosa spontanea, naturale, è ...una beatitudine. Mentre sentirsi persona separata è una calamità dolorosa.
.... è proprio per questo che ho detto: «Non chiedetemi quel che dovete fare, è nel vostro corpo che dovete saperlo».
Io non posso, perché... il Divino si realizza in ciascuno in modo diverso – sennò al mondo esisterebbe una persona sola!

Agenda -Libro 10-18 OTTOBRE 1969

anisha Inserito il - 14 luglio 2016 : 16:23:31
* l'unica cosa da fare *

Quando siamo assaliti dalla visione di tutto questo disordine e di tutta questa confusione, c’è un’unica cosa da fare: entrare in quella coscienza in cui sappiamo che esiste UN SOLO Essere, UNA SOLA Coscienza, UN SOLO Potere — UNA SOLA Unità.
E che tutto succede all’interno di questa Unità. Tutte le nostre piccole visioni, le nostre piccole conoscenze, i nostri piccoli giudizi, le nostre… è tutta roba che non vale niente, roba microscopica in confronto alla Coscienza che presiede al Tutto.
Allora, se dentro di noi qualcosa si chiede perché esistono individualità separate, ci rendiamo conto che è per consentire l’aspirazione — perché possa esistere l’aspirazione, questo movimento, questa spinta a darsi, ad abbandonarsi, un movimento di fiducia e di FEDE. Ci rendiamo conto che è questa la ragione per cui si sono costituiti tanti individui separati.
E diventare QUELL’UNO, con tutta l’intensità, con tutta la sincerità… è la sola cosa da fare.
È la sola cosa da fare, l’UNICA cosa. E l’unica cosa che esiste. Tutto il resto... fantasmagorie.

Agenda di Mère – libro decimo – 16 agosto 1969
ravi Inserito il - 29 giugno 2016 : 16:06:57
* L'importanza di lavorare sulle abitudini *

Tutto il piccolo funzionamento subconscio delle abitudini, con tutte le gradazioni d´importanza che assumono nella coscienza generale e che, a seconda dell´importanza che si dà loro, rivelano in modo molto interessante tutta una scala di valori. C´è tutta una scala, dalle piccole manie del tutto superficiali - abitudini semplici e ovvie - fino a quelle dei veri maniaci o dei mezzi pazzi: tutta una scala di suoi funzionamenti. E quindi la percezione che si tratta solo di una questione di dosaggio: apparteniamo tutti alla stessa sostanza!

Sono tutte cose considerate `senza importanza´, e invece è proprio questa roba, tutta questa massa di cose, a impedire la trasformazione fisica.
E siccome si tratta di cose minime (minime nel senso di APPARENTEMENTE senza importanza, ad esempio considerate irrilevanti dal punto di vista del pensiero), sono loro gli ostacoli peggiori.
Ovviamente, se anche la coscienza ne è falsata, prima di tutto bisogna rettificare quella; ma io parlo di coscienze illuminate, che vivono nella Verità, che hanno un´aspirazione, e che si domandano come mai la loro intensità d´aspirazione produca risultati tanto poveri - ora lo so. La povertà dei risultati è dovuta al fatto che non si dà sufficiente importanza a queste piccole cose, che appartengono a un meccanismo subconscio e che consentono ad uno di

Agenda di Mère – Libro sesto - 10 OTTOBRE 1965









garuda Inserito il - 21 giugno 2016 : 17:14:16
* Sapere di non sapere *

Agenda libro undicesimo – 3 gennaio 1970

... adesso il corpo, quando si trova davanti a “quella Cosa”, all’ignoto che preme per esprimersi, dice: «Ah, com’era facile quando credevo di sapere!»
Adesso sa di non sapere niente.
ravi Inserito il - 17 giugno 2016 : 18:15:31

* Il corpo chiede di partecipare *

Agenda di Mère – libro Ottavo – 22 novembre 1967

Gli esseri umani hanno sempre cercato di diventare divini, ma nella mente e nel vitale: la storia dell’antica spiritualità insomma, che si ripete da secoli e secoli. Stavolta invece si tratta del CORPO. È il corpo a chiedere di partecipare. E’ un progresso assoluto ...

... Le cellule del corpo stanno diventando qualcosa di cosciente, di assolutamente cosciente.

Una coscienza indipendente, che non dipende affatto dalla coscienza vitale o mentale: è una coscienza del corpo.

(silenzio)

È quella mente fisica che Sri Aurobindo aveva descritto come un’impossibilità, come qualcosa che continuava a girare su se stessa e che avrebbe sempre continuato a girare su se stessa — incoscientemente, appunto, come una specie di macchina —, adesso si è convertita, si è fatta silenziosa, ha ricevuto l’ispirazione della Coscienza. E ha incominciato a pregare: con quelle stesse preghiere che prima erano monopolio della mente…

… Ma visto che succede in un corpo, può succedere in tutti i corpi!
Io non sono mica fatta in modo diverso dagli altri!
La differenza sta nella coscienza e basta. Il mio corpo è fatto esattamente della stessa sostanza, degli stessi elementi, mangia le stesse cose, è costruito nello stessissimo modo.
Ed era altrettanto stupido, altrettanto oscuro, altrettanto incosciente, altrettanto ostinato di tutti gli altri corpi al mondo.


garuda Inserito il - 22 gennaio 2016 : 17:25:33
* E' una scelta tra la vita e la morte *

La Verità questo corpo l´ha vissuta stamattina in diverse riprese per alcuni secondi (che potevano essere delle eternità). Ma è evidente che se tutto fosse pronto perché `quella cosa ´ potesse stabilirsi, sarebbe l´onnipotenza.
E c´era una spiegazione così chiara, evidente, tangibile che mostrava com´è che succede di continuo - di continuo, di continuo dappertutto. E a meno di non farne l´esperienza non si può neanche capire, in nessun modo, la differenza: tutte le parole sono soltanto un pressappoco. Ma al momento in cui è vero... (Mère sorride beata)... Impossibile sapere se è durato oppure se non è durato: finite queste distinzioni. E niente elimina niente, è questo il più stupendo! C´è tutto, niente viene eliminato. E’ solo un fenomeno di coscienza. Perché in quel momento tutto quello che esiste diventa vero, e allora... Non elimina niente dalla Manifestazione, voglio dire; non c´è neanche il senso di un´eliminazione della Menzogna: la Menzogna semplicemente non c´è, non esiste. Tutto può restare esattamente com´è; non si tratta più che di una questione di scelta. Tutto diventa una questione di scelta: scegli una cosa oppure un´altra... E in uno splendore di gioia, di bellezza, di armonia, in una pienezza di coscienza luminosa in cui non esiste più oscurità - non esiste più. Ed è davvero, per così dire, una scelta tra la vita e la morte, tra coscienza e incoscienza (ma non quella che noi chiamiamo `incoscienza´, l´incoscienza del sasso, no). Uno non può sapere neanche cosa sia la coscienza finché non ha sperimentato `quella cosa
Sarebbe così bello poterla esprimere a parole - a questo punto sì che capisco i poeti! È come se quella Presenza ineffabile dicesse: «Lo vedi che Io ero sempre presente, ma tu non lo sapevi!». Qualcosa di vissuto nel fondo delle cellule: «Lo vedi, lo sai che sono sempre stata con te, ma tu non lo sapevi». E allora... (Mère resta a sorridere in contemplazione)... E appena un nonnulla - che cambia tutto.
È così che un morto può rivivere. Proprio in questo modo, grazie a questo cambiamento.

Agenda di Mère – Libro settimo - 31 agosto 1966
miraluce Inserito il - 13 gennaio 2016 : 19:31:57
E questo, è ASSOLUTO

Questo “qualcosa che sa” nel corpo, è anche (e di più) “qualcosa che ama”.
E non è “amore” in un punto o in un centro dell’essere: è innumerevole nel corpo e IRRESISTIBILE come un fenomeno geologico. E con la semplicità irresistibile di una pianta: “Ma siete Voi, il mio Sole ! Siete Voi, siete Voi …” E questo spinge – spinge – spinge verso Questo, a dispetto di tutto, non ci sono “questioni”, non c’è “male”, non ci sono impossibilità, non c’è il non c’è ! Siete Voi, siete Voi il mio sole ! Miliardi di piccole cose viventi al fondo del corpo, che spingono – spingono – spingono – tendono – hanno sete – sete – sete e poi è tutto. Siete Voi. E questo, è ASSOLUTO.
Libro 7 -18 marzo 1987

Satprem - Carnets d'Une Apocalypse

amrita Inserito il - 30 dicembre 2015 : 15:45:22
SIAMO il Divino, che si è dimenticato di Sé.

Io la chiamo ‘Coscienza Suprema’ perché non voglio chiamarlo ‘Dio’...
È una parola talmente piena di... Sì, una parola piena di falsità.
Ma Dio non c’entra, è... Noi SIAMO — SIAMO il Divino, che si è dimenticato di Sé. E il nostro compito, il compito che abbiamo, è di ristabilire il contatto con... chiamalo come vuoi, non ha nessuna importanza.
E’ la Perfezione che dobbiamo diventare, e basta.
E’ la Perfezione, il Potere, la Conoscenza che dobbiamo diventare, nient’altro. Chiamalo come vuoi, non me ne importa proprio niente. Ma una cosa è necessaria: l’aspirazione. Bisogna tirarci fuori da questa melma, da questa stupidità, da questa incoscienza, da quest’orrendo disfattismo che ci schiaccia solo perché ce ne lasciamo schiacciare.
E noi abbiamo paura. Temiamo per la vita di questa roba qui (Mère si tocca la pelle delle mani), di questa specie di roba qui, come fosse tanto preziosa, perché vogliamo restare coscienti. Ma allora uniamoci alla Coscienza Suprema, e saremo coscienti in eterno! E’ questo IL PUNTO: questo.
Mi viene da dire: noi facciamo coincidere la nostra coscienza con ciò che è mortale, e poi abbiamo paura di morire … E allora io dico: facciamo coincidere la nostra coscienza con la Coscienza eterna, e avremo una coscienza eterna.
È una stupidità inenarrabile!
(silenzio)

Agenda di Mère – libro 13 - 19 luglio 1972

Bisogna... mettere tutto questo al servizio del Divino, sempre. Sempre. Con fede, con una fede assoluta: succeda quel che il Divino vuole. E’ il Divino.., io dico ‘il Divino’ perché so cosa intendo con questa parola: la Conoscenza suprema, la Bellezza suprema, la Bontà suprema, la Volontà suprema — tutto... tutto quello che si deve manifestare per arrivare ad esprimere.., quel che si deve esprimere.
(lungo silenzio)
Il mondo com’è ci disgusta — noi abbiamo il POTERE di cambiarlo e invece siamo così scemi da non saper abdicare alla nostra sciocca personalità per... perché si realizzi una simile Meraviglia.
Tutta quella roba se ne sta accumulata nel subconscio: tutto quel che avevamo ricacciato da noi se ne sta lì, e adesso dev’essere messo in contatto con la Forza trasformatrice.., perché finisca il tempo di quest’incoscienza.
Bambino mio...
(Mère s’immerge in contemplazione per una mezz’ora)
Ibidem


anisha Inserito il - 29 dicembre 2015 : 16:37:31
*[Il corpo] deve imparare un nuovo modo di essere.*

L’umanità ha un terrore (probabilmente è stato necessario in un certo periodo, migliaia d’anni fa, non so), un terrore del Divino. Per l’animale umano, il Divino corrisponde alla propria scomparsa. E in realtà è la scomparsa dell’ego. Ma la scomparsa di questo ego qui [fisico]... Per tanto tempo il corpo ha creduto che con la scomparsa dell’ego sparisse anche l’essere, che sparisse anche la forma. Invece non è vero! Non è vero. Comunque adesso il corpo è pronto a vivere senza ego...
Il difficile è che le leggi solite della vita non valgono più.
Sicché da un lato restano tutte le vecchie abitudini, e dall’altro c’è da imparare la nuova cosa.
E’ come se le cellule del corpo... non le cellule: è come se l’organizzazione che crea la forma, che tiene unito l’insieme e gli dà quella forma che noi chiamiamo umana, dovesse imparare che può esistere senza sentirsi un’individualità separata. È strano: senza il senso dell’ego. Da migliaia di anni si era abituata a esistere separatamente solo perché c’era un ego — e invece senza ego il corpo continua a esistere... grazie a un’altra legge che non conosce ancora e... che per lui è incomprensibile. Non si tratta di una volontà, non è... Non so... è una cosa.. un modo di essere.
Anzi, miliardi di modi di essere.
[Il corpo] deve imparare un nuovo modo di essere.

Agenda di Mère – libro 12 - 5 giugno 1971
garuda Inserito il - 21 dicembre 2015 : 14:28:51
Esperienza di Satprem sulla respirazione

Satprem - Carnets d'Une Apocalypse -Libro 7-24 marzo 1987

Innumerevoli volte ho notato l’intima relazione tra questa Potenza e la respirazione. Voglio annotarlo come lo sperimento. Quando si arriva alla fine dell’espirazione, questa Potenza si insinua nella Materia come un cuneo, è in questo momento che la respirazione fa “han” come quella del boscaiolo che affonda la sua ascia, e i piedi ricadono sui talloni (per raddrizzarsi dopo sulle punte). E ogni volta si ha la sensazione concreta (tallonata e respirata o espirata) che questa Potenza – un po’ più di questa Potenza – letteralmente entri, si installi nella Materia generale sotto i piedi.
Questo è ciò che accade.
Tutto ciò si svolge automaticamente, senza volontà cosciente da parte mia. E’ la Potenza che determina il ritmo e il movimento.
Quando ci penso, è questo forse il significato del “è tutto uno” della mia visione. La Potenza (il cavallo) e il corpo si muovono con un solo movimento. E’ lo stesso ritmo.
E allora mi ricordo dei Rig Veda: “he sets flowing in one movement human strenghs and things divine”. (Egli fa scendere con un solo movimento le forze umane e le cose divine) (IX 70.3).
Ciò aveva un senso molto più preciso (concreto) di quanto immaginassi !
E’ sempre la stessa cosa: non si sa mai fino a che punto le esperienze dei Rishi, di Sri Aurobindo e di Mère siano precise e CONCRETE.

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