L'ortodonzia funzionale



Per comprendere pienamente la “filosofia” funzionale, è necessario dimenticare molto di quello che è stato acquisito, ortodonticamente parlando, negli ultimi anni. L’inquinamento culturale della scuola meccanicista ha appannato il pensiero e la corrente funzionalista europea, non sul terreno culturale ma sul piano economomico.
Le multinazionali dei brackets, degli archi bimetrici, dell’ortodonzia invisibile ecc hanno virato la cultura, facendo perdere un sentiero nato all’inizio del secolo scorso in europa, con tutte le verità per l’equilibrio dell’apparato buccale. Considerare un successo ortodontico su tre foto (frontale –laterale destro e sinistro) è un errore. Per documentare un vero successo ortodontico è necessario un filmato. La fonetica, la dinamica linguale e mandibolare, la masticazione bilaterale, il sigillo labiale sono i segnali di un successo vero.

L’apparato buccale è costituito da denti, muscoli, nervi, sangue, linfa, ossa e articolazioni.
Tutti questi elementi in continua fase dinamica e interconnessi tra loro, mettono in gioco forze, che se non bilanciate in un delicato equilibrio, producono deformazioni estetiche e di funzione, dei denti e delle ossa mascellari.
La considerazione di tutto ciò che genera forza centrifuga e centripeta sui mascellari, non è sufficiente. L'emotività individuale conscia e inconscia, come vedremo più avanti influenza in modo importante l’equilibrio dinamico dell’apparato buccale, moltissimi degli stati emotivi individuali influenzano e sono riscontrabili nella sfera orale.

Rigidità muscolare:
La perdita del naturale movimento di muscoli e articolazioni provocano la rigidità muscolare, riscontrabile in tutte le situazioni di non equilibrio delle funzioni dinamiche muscolari. La perdita d’energia, la stasi linfatica e la perdita della percezione del corpo sono conseguenze della rigidità muscolare.
Quando i muscoli sono rigidi, il sangue stenta a penetrare attraverso i tessuti e cerca percorsi alternativi. La mancanza d’irrorazione rende il muscolo ancora più rigido e carico di scorie.
Il sangue porta nutrimento e ossigeno alle cellule dell’organismo che sono immerse in un liquido detto linfa.
La linfa, che è prodotta da alcune ghiandole, protegge dall’invasione di virus e batteri e con il sangue circola all’interno dell’organismo.
La circolazione della linfa avviene per la contrazione dei muscoli in generale e per la contrazione ed espansione dell’apparato respiratorio. Una ridotta attività muscolare anche e solo di alcuni gruppi (es: elevatori nel respiratore orale) provoca una stasi circolatoria e linfatica con para-funzioni e spasmi in un circolo imperfetto con perdita della volontà e minore percezione del corpo.
In ogni azione dinamica conscia ci sono due aspetti, da una parte ci sono l’ azione meccanica dei muscoli, delle ossa e delle articolazioni controllate dal sistema nervoso e dal cervello, dall’altra ci sono la decisione e il giudizio interno, la volontà.

Questa continua inter-relazione tra azione muscolare e volontà è in gran parte inconscia (es: le tre fasi della deglutizione).
Nessuno sforzo di volontà tuttavia per quanto motivato potrà essere, potrà indurre il corpo ad assumere posizioni o/e compiere movimenti, se i muscoli e le articolazioni non sono sufficientemente elastici.

La volontà dipende dalla cooperazione dei muscoli e del sistema nervoso. Piu è efficiente l’azione dei muscoli e più sarà efficace l’operare della volontà e maggiore sarà il controllo del corpo e della sua dinamica. I muscoli tendono ad irrigidirsi per inibire e alleviare le sensazioni dolorose sia fisiche che emotive.

Forti emozioni come il pianto, la paura, la rabbia ecc. sono represse trattenendo il fiato, la gola si tende, l’addome è irrigidito insieme alle spalle con serramento delle arcate (dolore proveniente dall’ interno-emozionale).

Dolori fisici esterni come ad esempio l’utilizzo di forze ortodontiche potenti o un trauma di natura accidentale provoca ugualmente una rigidità muscolare, che in questo caso può considerarsi protettiva, ad esempio in caso di slogatura i muscoli “tesi” servono a proteggere la giuntura o articolazione lesa.

Gli apparecchi funzionali di scuola europea utilizzati nelle deformazioni dell’apparato buccale stimolano l’attività muscolare e interrompono il circolo imperfetto creando nel contempo un armonico equilibrio della dinamica mandibolare e di deglutizione. Per effetto del morso di costruzione con cui è preparato l’apparecchio, avviene un immediato miglioramento statico-dinamico del corpo, della respirazione e della postura, la correzione dei denti diventa spontanea in un contesto di armonico equilibrio delle funzioni. L’attività muscolare stimolata dagli apparecchi permetterà l ’eliminazione della stasi circolatoria e linfatica.

Il Bionator di Balters nella prima fase del trattamento e l’Ape di Olivi nella fase successiva si adattano perfettamente a questo tipo di approccio alle deformazioni dento-facciali in età precoce.
Il Bionator con la sua azione di stretchig nella fase iniziale prepara il campo a successive fasi della terapia dove diventano prioritari movimenti ortodontici e potenziamento muscolare. Inoltre il Bionator migliora il sigillo labiale la posizione della lingua.

L’ape insostituibile nei morsi aperti per l’effetto dei supporti elastici tripli, richiede di una situazione dinamica già in parziale equilibrio, garantito dal precedente utilizzo del Bionator. Con l’ape sarà possibile, con solo tre ore di utilizzo diurno ottenere espansioni differenziali dei mascellari nelle tre direzioni dello spazio, potenziamento muscolare, riposizionamento spaziale della mandibola, chiusura e apertura del morso sempre con forze leggere autoregolate dal paziente creando la possibile premessa per una sicurezza esistenziale psicodinamica.

Olando Olivi


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