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Sono una pecora, rappresento la maggioranza delle pecore.
Sono identica alle altre: penso, parlo, agisco come le altre.
Faccio parte del gregge, seguo le altre senza far domande.
Sono convinta di aver ragione perchè tutti lo fanno.
Impongo la mia verità ed esigo che le altre siano d'accordo.
Sono presuntuosa e intollerante.
Sono normale.
Mi conformo alle regole prestabilite. Funziono bene.
Rispetto gli standard della buona pecora.
Sono benpensante, faccio parte della gente onesta.

Seguo la moda, leggo i giornali, guardo la televisione, vado dal medico, lavoro per garantire la mia sicurezza e quella della mia famiglia.
Obbedisco alle leggi, pago le tasse, difendo la mia patria.
E impongo alle altre di fare lo stesso.
Sono politicamente, religiosamente, familiarmente, spiritualmente....pecorescamente corretta.

Sono una morta vivente.Una vera zombie. Metropolitana o auto, lavoro- nanna, ecco come si riassume la mia vita.
La mia coscienza-di chi sono- è morta.Come i fiori secchi sono qui,sempre bella, ma sono separata dalle mie radici,sono morta. E credo di essere viva. Sono dissociata dalla mia anima. Sono collegata al pilota automatico.
Pura creazione della società, sono presa nella rete del mio ruolo, senza neanche rendermene conto.
Porto l'abito di un personaggio e finisco per diventare il personaggio: padre-madre di famiglia, medico, religioso, politico, uomo d'affari, professore, terapeuta, papa, dalai lama
Faccio la mia parte instancabilmente, senza pormi delle domande. Dio, le alterità o il tempo...aggiusteranno le cose. Sono un incosciente tranquillo.
Il cambiamento mi fa orrore, mi aggrappo allo statu quo, mantengo la stabilità.
Faccio parte della maggioranza silenziosa.
Riconosco delle alterità esterne a me da cui mi faccio guidare. Obbedisco ciecamente agli ordini ricevuti e dò alle alterità il frutto della mia fatica.
Sono uno schiavo con la corona in testa: mi chiamo democrazia!

Guislaine Saint Pierre







E il realismo della sua arte illusoria
And the realism of its illusive art
Et le réalisme de son art illusionniste
SAVITRI Canto III verso nr. 658





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