Come procedere nella terapia orale



La terapia di elezione, per me, è la ricostruzione di un ambiente di salute orale:

- Rimozione di tutte le amalgame, con una velocità dipendente dallo stato di salute generale del paziente e dalla presenza o meno di malattia autoimmunitaria.

- Tecnica di disincastonamento dell’amalgama, o asportazione in grossi blocchi; uso obbligatorio della diga di gomma, doppia aspirazione chirurgica, abbondante irrigazione, uso obbligatorio di una fresa nuova in carburo di tungsteno per avere il massimo effetto tagliente. Nei casi di patologia grave in atto rimandare la rimozione se possibile; in caso si impossibilità, solo allora, ossigeno.

- Chelazione post rimozione (preferita personalmente EDTA in infusione endovenosa lenta, e misurazione dell’efficacia con misurazione della concentrazione urinaria dei metalli ).

- Questo schema di rimozione che adotto è quello suggerito dai dentisti che fanno riferimento all’Associazione Italiana Metodo Kousmine; l’efficacia di un sistema di rimozione basato principalmente (ma non unicamente) da una aspirazione estremamente efficace è stato testato con misurazioni effettuate con spettrofotometro.
- Sarebbe interessante invece uno studio comparativo (misurato con spettrofotometro, almeno si discute di numeri incontestabili, e non di mi sembra o altro) dell’efficacia dei vari sistemi di rimozione, valutando anche la variabilità individuale dell’operatore su identici protocolli (che penso sia decisamente alta, ma questo pensiero andrebbe verificato). - In assenza di studi del genere, le chiacchiere su cosa è meglio e quale sistema è peggio hanno un valore simile alle chiacchiere da bar.

- ricostruzione con materiale composito o corone in composito o ceramica, con predilezione per le corone metal free (dove tecnicamente possibili)
- risoluzione delle edentulie mediante uso preferenziale di impianti in titanio, a meno che altre considerazioni funzionali non mi suggeriscano la protesi totale.
- materiale per le ricostruzioni protesiche su impianti preferito: composito su metallo (titanio) oppure dove possibile solo composito.

Fondamentale una corretta esecuzione di tutte le procedure.
Spessissimo a buone intenzioni e corrette procedure teoriche si associa una cattiva esecuzione. E questo aspetto è troppe volte sottovalutato.

Esattamente come troppo spesso si sottovaluta l’abilità di un operatore nell’esecuzione di una EAV (altrementi spiegatemi come con operatori diversi lo stesso esame può dare risultati diametralmente opposti, come capitato più volte a persone di mia conoscenza).

Le scuole sono tante, i protocolli di rimozione sono tanti, e nessuno ha il monopolio della verità sulla rimozione.

Come io non ho il monopolio della verità sull’odontoiatria (per fortuna).
A tutti quelli del gruppo: imparate a dubutare di ogni affermazione.
Comprese le mie.
Imparate a non dar retta a chi vi insegna cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Naturalmente Lui fa il giusto e gli altri lo sbagliato.
Tanti praticoni chiamati medici di cultura allopatica sguazzano mirando solo ai loro interessi economici. Ma allo stesso modo, altrettanti medici, omeopati, naturopati, chirporatici, erboristi si comportano allo stesso modo in egual misura.

Ciarlatani da una parte e dall’altra; e ne conosco di dentisti, da una parte e dall’altra. Persone oneste e preparate da una parte e dall’altra, e ne conosco altrettanti di dentisti da una parte e dall’altra..

Sergio Formentelli
Mondovì CN

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