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 L' INCREDIBILE
 Il vitale, la mente....le parti dell'essere

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
miraluce Inserito il - 06 giugno 2012 : 17:25:05
Vitalità significa forza-di-vita; dovunque c'è vita, nella pianta, nell'animale o nell'uomo, c'è una forza-di-vita; senza il vitale non può esserci vita nella materia né azione vivente. Il vitale è una forza necessaria e niente può essere fatto o creato nell' esistenza corporea se non c'è il vitale quale strumento. Anche la sadhana ha bisogno della forza vitale.
Ma se il vitale non è rigenerato ed è asservito al desiderio, alla passione e all'ego, allora è dannoso, proprio come diversamente può essere utile. Anche nella vita ordinaria il vitale dev'essere sotto il controllo della mente e della volontà mentale, altrimenti produce disordini o disastri.
Quando la gente parla di un uomo vitale, intende uno che è sotto il dominio di una forza vitale non controllata dalla mente o dallo spirito. Il vitale può essere un valido strumento, ma è un cattivo padrone.
Il vitale non va né ucciso né distrutto, bensì purificato e trasformato dal controllo psichico e spirituale.

Dalle "Lettere sullo yoga" - Libro 4 – cap. 20 – parte 10 - pag. 121-122



15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
ravi Inserito il - 18 ottobre 2016 : 18:48:14
* non cercare basse vibrazioni *

Il subconscio registra tutto, e se avete l'impressione che un
libro comune non lasci nessuna impressione, vuoi dire che non siete coscienti di ciò che avviene in voi. Ogni volta che leggete un libro in cui c'è un grado molto basso di coscienza, ciò rafforza il vostro subconscio e il vostro inconscio, e impedisce alla vostra coscienza di elevarsi. È come se gettaste dei secchi d'acqua sporca sugli sforzi
che avete fatto per purificare il vostro subconscio.
È inevitabile, e vi sono persone che non si accorgono neppure che la loro coscienza è caduta molto in basso.

Mère – Conversazioni – 26 febbraio 1951
garuda Inserito il - 06 ottobre 2016 : 16:56:28
* lavoro sul vitale *

Se vi accorgete più chiaramente di alcuni difetti nella vostra natura vitale e della necessità di una trasformazione, ciò stesso è un segno di crescita psichica.
Questi difetti non dovrebbero essere causa di scoraggiamento, perché sono comuni nel vitale umano;
a mano a mano che crescerà l'apertura psichica, essi perderanno potere e alla fine scompariranno …
… Non lasciatevi turbare o scoraggiare dalle difficoltà, ma apritevi tranquillamente e semplicemente alla forza della Madre e lasciate che essa vi trasformi.

Sri Aurobindo - Lettere sullo yoga - Libro 5 – cap. 23 – parte 4 - pag. 82
ravi Inserito il - 27 settembre 2016 : 18:07:42
Kâlî agisce raramente nel mentale.
Nei domini superiori ella è una potenza d’amore che spinge verso il progresso e la trasformazione;
nel vitale ella è una potenza di distruzione della menzogna, dell’ipocrisia e della cattiva volontà.
Tutto ciò che è buono, vero e progressivo non viene mai distrutto da lei.
Al contrario, ella lo protegge e lo sostiene

5 giugno 1965
Words of The Mother – Libro III- Pag 16




amrita Inserito il - 01 settembre 2016 : 19:13:23
* sul vitale *
Senza il vitale non c'è forza vitale di creazione o di manifestazione; è uno strumento dello spirito, indispensabile per la vita …
… Lo spirito stesso, se vuole manifestarsi nella materia, deve usare il vitale …
… Si tratta semplicemente di dominarlo e convertirlo nel vero vitale che è ad un tempo forte, calmo, capace di una grande intensità e libero dall'ego …
… non gli si deve permettere di fare ciò che vuole. Non è il vitale che deve dominarvi, siete voi che dovete dominare il vitale …
Sri Aurobindo - Lettere sullo yoga - Libro 5 – cap. 23 – parte 1 - pag. 53

sunrise Inserito il - 23 agosto 2016 : 17:56:43
Soffermarsi troppo sulla natura inferiore e sui suoi ostacoli è un errore, e rappresenta il lato negativo della sadhana. Occorre esserne consapevoli e purificarli, ma preoccuparsene come dell’unica cosa importante non è d’aiuto. Il lato positivo dell’esperienza della discesa è la cosa più importante. Se si aspetta che la natura inferiore sia purificata interamente e per sempre prima di far discendere l’esperienza positiva, si potrebbe aspettare in eterno.

Sri Aurobindo - “Lettere sullo yoga” - Libro 3 – cap. 17 – parte 4 - pag. 127-128


ravi Inserito il - 17 giugno 2016 : 17:51:58
Dite al vostro vitale di non giudicare sulle apparenze e di collaborare, nel lungo termine tutto andrà bene".
La Madre
ravi Inserito il - 22 marzo 2016 : 19:44:27
* Azione e coscienza *

Vi è uno stato d'ignoranza nel quale fate una cosa, convinti di essere stati voi a decidere di farla.
Vi è un altro stato di minore ignoranza nel quale fate quella stessa cosa con la consapevolezza che siete stati spinti a farla, pur non sapendo né come né perché.

E vi è infine uno stato di coscienza nel quale siete perfettamente svegli, poiché sapete qual è la forza che agisce attraverso voi, sapete che siete uno strumento, sapete come e perché viene compiuta la vostra azione, il suo processo e il suo movente. Lo stato d'ignoranza.
Nel quale credete di essere gli autori delle vostre azioni persiste finché è necessario per il vostro sviluppo.
Ma appena siete pronti a passare ad una condizione superiore cominciate ad accorgervi che siete uno strumento della Coscienza Una.
Allora salite di un gradino e raggiungete un livello superiore di coscienza.

Mère - Conversazioni - 26 Maggio 1929

anisha Inserito il - 16 marzo 2016 : 17:40:53
Non dimenticare mai che più grandi sono le difficoltà, maggiori
sono anche le nostre possibilità.
Solamente quelli che hanno grandi capacità e un grande futuro incontrano grandi ostacoli e avversità.
L'Amore del Signore è sempre con te.

La Madre- Rose Bianche- 6 Novembre 1966

Never forget that the greater the difficulties, the greater also our possibilities.
It is only those who have great capacities and a big future who
meet with great obstacles and hardships.
The Lord's love is always with you.


The Mother
6.11.66
sunrise Inserito il - 15 marzo 2016 : 17:55:02
* Limiti delle parti inferiori *

Ad ogni istante il lavoro può interrompersi, personalmente per questa vita, perché la natura, avendo raggiunto i limiti della sua capacità attuale, non è in grado di ricevere o di assimilare di più, oppure perché anche se la mente è pronta, il vitale, di fronte alla scelta tra la vecchia e la nuova vita, rifiuta, o, se il vitale accetta, il corpo può rivelarsi troppo debole, inadatto o difettoso per sopportare il necessario cambiamento della sua coscienza e della sua trasformazione dinamica.


La Vita Divina – Libro 2 – Cap. 25 – pag. 676-677
garuda Inserito il - 24 febbraio 2016 : 17:22:38
* come la gramigna *

Quando dal vitale o dal fisico viene rigettato qualcosa, molto comunemente scende nel subcosciente e vi resta, come allo stato di seme, e, quando può, si risolleva. Per questa ragione è così difficile sbarazzarsi dei movimenti vitali abituali o trasformare il carattere; infatti, sostenuti o rinnovati da questa sorgente, conservati in questa matrice, i vostri movimenti vitali, anche se soppressi o repressi, risorgono e ricorrono.

Sri Aurobindo - Lettere sullo yoga - Libro 4 – cap. 20 – parte 12 - pag. 133


Occorre fare come con la gramigna: seguire pazientemente i rizomi, uno per uno, metodicamente ed estirparli, facendo attenzione a non lasciarne dei pezzi e contemporaneamente anche a non spargere semi dalla parte superiore della pianta ... Fuor di metafora lo yoga integrale prende in seria considerazione il subconscio e la raccomandazione è di lavorare anche in quella direzione, per illuminarlo e purificarlo, senza temere la fatica e le difficoltà che questo presuppone ...
Nello yoga integrale ogni Luce che si raggiunge "in alto" deve servire per illuminare "in basso" in un costante "duplice movimento" ... le caverne del subconscio possiedono tesori incommensurabili essenziali per la trasformazione dell'intero piano ...
Pino Landi
garuda Inserito il - 19 febbraio 2016 : 19:16:52
* plasticità ed apertura *
Ciò che occorre è una generale plasticità della mente, del vitale e della coscienza fisica, una pronta disposizione ad abbandonare ogni attaccamento a queste cose, ad accettare tutto ciò che la coscienza superiore porti con sé, per quanto contrario alle idee ricevute, ai sentimenti e alle abitudini della natura di ognuno. Maggiore sarà la plasticità in ogni parte della natura, minore sarà la resistenza.

Sri Aurobindo - Lettere sullo yoga - Libro 4 – cap. 20 – parte 10 - pag. 116


sunrise Inserito il - 09 dicembre 2015 : 18:11:22
* ciò che gli altri pensano e dicono *

Essere feriti da ciò che gli altri fanno, pensano o dicono è sempre un segno di debolezza, e una prova che l'intero essere non è rivolto esclusivamente al Divino, che non è sotto la sua sola influenza.
Allora, invece di portare con sé l'atmosfera divina fatta d'amore, di tolleranza, di comprensione e di pazienza, è il proprio ego che risponde gettandosi sull' ego dell' altro, con durezza e risentimento, e così si aggrava la disarmonia.
L'ego non comprende mai che il Divino agisce in modo diverso nelle diverse persone,
e che il giudicare le cose dal punto di vista del proprio ego è un grave errore e non si fa che aumentare la confusione.
Ciò che noi facciamo con passione e intolleranza non può essere divino, poiché il Divino lavora
solo nella pace e nell' armonia.

Mère - Aforismi e Paradossi

anisha Inserito il - 31 luglio 2015 : 13:17:39
* le emozioni distruttive non sono necessarie *

Attacchi di depressione, d’oscurità e di disperazione sono consueti sul sentiero della sadhana; in tutti gli yoga, orientali o occidentali, sembrano essere stati la regola.
Io stesso conosco bene questi attacchi, ma la mia esperienza mi ha fatto capire che essi costituiscono una consuetudine non necessaria e che, se si vuole, se ne può fare a meno.
Per questa ragione, ogni qualvolta vengono in voi o in altri, cerco di sollevare davanti a voi il vangelo della fede. Se ciò nonostante essi vengono ancora, dovete sormontarli prima possibile e tornare nella luce.
Il vostro sogno del mare era perfettamente vero: alla fine, la tempesta e i marosi non impediscono l’arrivo dello stato di Grazia nel sadhaka e, con esso, l’arrivo della Grazia stessa.

Sri Aurobindo - Lettere sullo Yoga -Libro 1 – cap. 5 – parte 4 - pag. 213

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Di fronte agli attacchi di depressione, di nero pessimismo, di angoscia, occorre innanzitutto non identificarsi ... anche solamente nel linguaggio occorre smettere di dire "sono depresso", quanto piuttosto "la depressione cerca di possedermi" ... e poi osservarli giungere, come qualcosa che "viene dal di fuori di noi", e quindi non accettarli, senza avversarli, senza averne timore: semplicemente lascarli andare, come un ospite indesiderato che suona alla nostra porta e che NON viene lasciato entrare ...

Dobbiamo avere fiducia che ciascuno di noi ha il potere di accettare o meno il sentire, i pensieri ed i movimenti in genere che giungono ... la fiducia si espleterà poi nel concreto quando esercitiamo pienamente quel potere ...P.Landi


ravi Inserito il - 15 luglio 2015 : 15:00:36
"Non vi potete aspettare che il mondo intero ia al vostro servizio ed ogni cosa accada come immaginate essere più conveniente per voi.
Dovete finirla di lamentarvi con tutti e per ogni cosa; altrimenti come potete aspettarvi di fare qualche progresso nello yoga ?"
Mère
ravi Inserito il - 09 luglio 2015 : 22:48:57
*Che cos 'è l'apertura fisica?*

È quando il corpo fisico si apre all'influsso divino e riceve le forze divine.
Ad esempio, vi è un momento in cui le forze divine vengono e penetrano in tutte le cellule.
Dapprima è la coscienza fisica la coscienza del corpo ad aprirsi all'influsso del Divino, a capire, e a non volere più che questa, ossia la presenza divina l'influenza divina.
Anche le emozioni del corpo, e persino le cellule del corpo possono aprirsi per ricevere la Forza.
Ad esempio, quando a un certo momento si sente come una vibrazione molto intensa che si diffonde in tutto il corpo, e, in quel momento, ci si sente
pieni di una potenza, di una forza inconsueta, di una coscienza anche, e tutte le cose diventano chiare e percettibili questa è un'apertura del corpo; è quando il corpo sa, quando' è riuscito ad aprirsi all'influsso.
Mère - Conversazioni -3 Novembre 1954

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