Il Punto sui Dentisti


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    chi ha il coraggio di parlare?

    La classe medica ti tiene in pugno. Vuol gestire incondizionatamente la tua salute: tu come persona non esisti. Se hai la forza di uscire dallo schema ti scegli un alternativo o tenti di curarti da te. Ma nelle emergenze e nelle urgenze devi arrenderti. Se poi ti capita di essere ricoverato o di assistere un ricoverato, lì vige solo il numero.

    Entriamo nella sottoclasse dei dentisti: qui le scelte alternative sono limitate, il fai da te addiritura escluso se non riferito alla prevenzione. Ma a questa non ci educano nemmeno loro, quelli che in seguito lucreranno sui nostri bisogni, spesso con incompetenza, disinformazione e leggerezza.

    Che dire delle PARCELLE? Vi sembra che siano adeguate alla media degli stipendi?
    Ma loro scrivono articoli su giornali e pagine in internet per darci il vademecum del risparmio.
    Il grande titolo: Come risparmiare dal dentista.
    Sapete come? Convenendo con lui modalità meno costose e con la prevenzione, quella che ci dovevano insegnare sui banchi di scuola. Ma quando i giochi sono fatti come facciamo ad abbattere le spese?
    Optiamo per i materiali più scadenti e così dopo qualche tempo ci risediamo su quella bollente poltrona?
    Loro stessi ci mettono in guardia dalla scelta meno costosa perché potrebbe poi non essere tanto conveniente.

    Non si potrebbe porre mano ai rincari che loro fanno sui materiali e costi odontotecnici?

    Meglio non parlare poi del costo degli interventi e delle visite. A volte trovi anche, come un ago nel pagliaio, chi non se la fa pagare ma se ti ci imbatti sei fortunato.
    Un po’ di ridimensionamento delle tariffe sarebbe anche una riduzione benefica della "boria di sè".
    All’aspetto LUCRO è inscindibilmente legato il procedere a
    CATENA DI MONTAGGIO:
    loro i manovratori, noi le pedine.
    Più il dentista è di nome, meno si può permettere di allungare i tempi per valutare con calma il caso difficile. Se non rientri nello schema e il suo trattamento non sorte subito un esito positivo, ti conviene girare i tacchi perchè lui si scoccia se torni a riferire i tuoi disagi.

    Visto che non può farsi pagare la visita ogni volta, è tempo perso. Preferisce magari dire che per il tuo caso non è più competente, devi andare da un altro specialista. Può succedere molto di peggio: che si accanisca a farti andare nell’unica direzione considerata facendoti trovare poi in un "cul de sac".

    I dentisti sono dei TECNICI che, considerato lo stress da CATENA a cui si sottopongono, non hanno molto la percezione del loro corpo e quindi hanno difficoltà a cogliere e ad accettare quella del paziente la cui unica prerogativa è quella di pazientare all’infinito sperando spesso invano che un filo d’attenzione faccia capolino fra tanta ottusità.
    Puoi anche trovare quello che ti dice che le tue percezioni disturbano la sua intuizione.

    Gran dote il saper ascoltare!
    Ma lo sanno i dentisti, al di là dell’organicità che cosa rappresenta la bocca? Un corso anche accelerato di psicologia spicciola potrebbe forse renderli un po’ più umani.
    Vi è mai capitato quello che v’infilza l’ago per l’anestesia dritto al nervo dell’ultimo molare perché così si fa più in fretta e non ci sono tempi d’attesa?
    Se poi protesti, ti riprende facendoti notare che questa tecnica l’ha appresa dal suo maestro: del tuo urlo di dolore lui se ne fa un baffo.
    Forse nemmeno lo sa che va a disturbare il tuo cervello e che il disagio si propaga a tutte le cellule del corpo.
    Ma non vorrete porre al dentista anche il concetto di CELLULA e di memoria cellulare!

    E quello che ti lima il BITE in faccia facendoti andare il pulviscolo negli occhi?
    Ma ecco che se ne accorge, allora pensi che faccia una semplice rotazione del busto per sparare le particelle in direzione opposta, non lo fa ma ti dice di coprirti gli occhi con le mani.
    E’ già qualcosa.

    Se decidete di rimuovere l'amalgama per sostituirlo con un composto, attenzione, potreste trovarvi la sorpresa di una perforazione alle radici o da trapano o magari da acido fosforico scivolato per inefficienza della diga di contenimento; non trascurate di considerare una eventuale infiammazione della gengiva dopo la rimozione. Se il dentista non è aduso a fare la lastra prima e dopo potreste fare la scoperta di lì a qualche anno all'occasione di una endorale di controllo.
    Molti tolgono l'amalgama senza seguire il protocollo di protezione anche con l'uso di particolari rimedi assorbenti i vapori di mercurio. Informatevi prima.
    E poi puo' pure capitare che non vi metta il tipo di composto concordato.

    Vi siete mai sottoposti a un intervento particolare, magari alle gengive?
    E mentre siete lì con l’ansia da bisturi non riuscite a respirare perchè il vostro sterno è diventato, come al solito, il tavolo d’appoggio degli attrezzi dell’operatore.

    Interrompiamo la lista della cosidette trascuratezze per non deprimerci troppo soprattutto se si pensa che possiamo anche trovarle in buona parte concentrate in un unico Portatore apparentemente sano.


       

     


                       


 











La materia
è energia: è fatta di atomi che ruotano vorticosamente.
E se si potesse concepire che anche il dente è energia?















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