Il Maestro (Ishwara) e la sua Forza-Coscienza (Shakti)




L'avventura della coscienza
Lo yoga integrale
I gradi della manifestazione
Purusha, Prakriti e la Shakti
La rinascita
Esseri e veicoli

La forza





Ishwara-Shakti e Purusha-Prakriti non sono la stessa cosa, in quanto Purusha-Prakriti sono poteri separati mentre Ishwara-Shakti si contengono l'uno nell'altra. L'Ishwara è il Signore, il Maestro; è Purusha che contiene Prakriti e che governa attraverso il potere di Shakti che è in lui.
Shakti è la Madre Suprema, Natura-Forza universale; è Prakriti animata da Purusha che agisce per volontà d'Ishwara che è la sua stessa volontà sempre presente nel suo movimento.

La realizzazione di Purusha-Prakriti è di grande utilità per il ricercatore spirituale, perché la causa determinante la nostra ignoranza e la nostra imperfezione proviene dal fatto che noi separiamo l'essere cosciente dall'Energia, ed è per questo che l'essere si trova così asservito dal meccanismo di questa Energia; attraverso questa realizzazione l'essere può quindi liberarsi dall'azione meccanica della natura, divenire libero ed arrivare ad un primo controllo spirituale della sua natura. Ishwara-Shakti si mantiene dietro alla relazione Purusha-Prakriti ed alla sua azione ignorante, servendosene per i suoi scopi evolutivi.

La relazione Purusha-Prakriti può portare la partecipazione ad un dinamismo più elevato, a un'azione divina, a un'unità e ad un'armonia totali dell'essere in una natura spirituale.

Shakti, la Madre universale, Forza esecutrice o Energia cosmica vive al di sopra e intorno a noi e, attraverso il suo alto Potere, soddisfa, se lo vogliamo, tutti i bisogni e volontà della nostra Anima a condizione che si abbiano la Vera conoscenza delle vie della Shakti e la Vera sottomissione alla volontà Divina.


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N.B.: Molte note di queste didascalie sono state ispirate, e a volte direttamente tratte dalla collana di libri: "Lettere sullo Yoga" e da "La Vita Divina" di Sri Aurobindo, a cui si rimanda il lettore per studi più approfonditi.

Va ricordato inoltre che non è indispensabile formulare mentalmente tutti questi rapporti a se stessi: si può avere egualmente esperienza dei diversi stati o livelli di coscienza attraverso il proprio cuore, la mente interiore, il vitale interiore ed il fisico sottile e questo è sufficiente per progredire verso la realizzazione del Sé.

Tuttavia, se attraverso questi studi la mente si chiarifica senza cadere in rigidità ed errori, le cose, per lo Yogi, divengono più facili. Occorre salvaguardare la plasticità poiché si rischia di perderla con una formulazione intellettuale troppo sistematica; bisogna esaminare il problema senza attaccarsi alla soluzione perché niente di tutto ciò può essere realmente afferrato se non mediante la diretta esperienza spirituale.

Ed infine, non dimentichiamo mai che tutti questi schemi sono solo una INTERPRETAZIONE delle mille possibilità offerte dall'analisi mentale. Ognuno dovrebbe usufruire della propria interpretazione interiore affinché gli serva da trampolino di lancio per tuffarsi oltre la mente stessa, nell'oceano dell'infinita Verità e Felicità d'essere propria dello Spirito Supremo.




   


 























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